L’Arte delle Arnie: Oltre la Costruzione, una Passione per il Dettaglio

Nel cuore dell’apicoltura, oltre il miele e le api, troviamo un elemento fondamentale che spesso non riceve il merito che merita: l’arnia. Non si tratta semplicemente di un contenitore per api, ma di un vero e proprio ecosistema costruito con cura, dedizione e una profonda comprensione delle esigenze delle api. Oggi vogliamo portarvi nel mondo delle arnie artigianali che costruisco, un universo dove ogni dettaglio conta e ogni scelta è guidata dalla passione per l’apicoltura e dal rispetto per questi incredibili insetti.

La costruzione di un’arnia inizia molto prima del primo taglio del legno. Inizia con la comprensione dell’ambiente in cui sarà posizionata, delle api che la abiteranno e delle specifiche esigenze di entrambi. Ogni arnia è il risultato di un’attenta riflessione su questi fattori, assicurando che il design finale non sia solo funzionale ma anche sostenibile e in armonia con il suo contesto.

Costruire arnie non è solo un mestiere; è una forma d’arte che richiede conoscenza, passione e un profondo rispetto per le api e l’ambiente. Ogni arnia che esce dal mio laboratorio è un invito a riflettere sull’importanza di questi incredibili insetti per il nostro ecosistema e sulla responsabilità che abbiamo nel sostenerli. Attraverso la cura dei dettagli, l’innovazione nel design e l’uso sostenibile dei materiali, le arnie che costruisco sono più di semplici case per api: sono un tributo alla vita che sostengono e alla natura che le circonda.

Per informazioni, preventivi o per discutere le vostre esigenze specifiche, non esitate a contattarci all’indirizzo email: info@tuttoapicoltura.it .

Saremo felici di ascoltarvi e di guidarvi nella scelta della vostra nuova arnia.

𝗡𝗼𝘁𝗮 𝗧𝗲𝗰𝗻𝗶𝗰𝗮 (𝗠𝗔𝗥𝗭𝗢) – Part. 1

𝙋𝙧𝙚𝙢𝙚𝙨𝙨𝙖 Come anticipato nei giorni scorsi, pubblichiamo la nota tecnica di marzo. Prossimamente sarà condivisa con tutti i follower una speciale nota sulla sciamatura. Per favore: condividiamo e facciamo crescere la pagina (grazie). Fatta questa premessa, dobbiamo necessariamente tenere in considerazione che marzo è un mese incerto dal punto di vista climatico. Attualmente si registrano nevicate anche a bassa quota e basse temperature un po’ ovunque. In particolare occorre prestare attenzione, viste le temperature, al consumo di scorte in quanto la presenza di covata richiede una temperatura intorno ai 35°C e quindi un maggior consumo di scorte. La primavera è alle porte, ci siamo quasi, le fioriture primaverili sono pronte e con lo sviluppo delle famiglie, che avviene nei mesi di marzo e aprile, si giocherà gran parte della stagione apistica. Nella stragrande maggioranza dei casi stiamo andando verso uno sviluppo precoce delle famiglie. Con il sole e le temperature più calde nelle ore centrali, l’importazione di polline è abbastanza sostenuta, segno che conferma l’attività di deposizione della regina a pieno regime. Solo con famiglie popolose al momento della fioritura si ottengono (pioggia e freddo permettendo) abbondanti raccolti. 𝗔𝗧𝗧𝗘𝗡𝗭𝗜𝗢𝗡𝗘: Se da un lato una crescita troppo in anticipo può portare una colonia a sciamare dall’altro, le famiglie poco “forti”, corrono il rischio di ottenere raccolti scarsi in caso di condizioni meteorologiche avverse. 𝗠𝗮 𝗮𝗹𝗹𝗼𝗿𝗮 𝗰𝗼𝗺𝗲 𝗼𝗽𝗲𝗿𝗮𝗿𝗲? Ogni apicoltore deve conoscere bene la propria zona, il proprio ambiente e quindi si dovrà regolare di conseguenza (calendario locale): – 𝗖𝗼𝗻𝘁𝗿𝗼𝗹𝗹𝗮𝗿𝗲 𝗹’𝗲𝘀𝘂𝗯𝗲𝗿𝗮𝗻𝘇𝗮 𝗱𝗲𝗶 𝗽𝗿𝗼𝗽𝗿𝗶 𝗮𝗹𝘃𝗲𝗮𝗿𝗶 (𝗶𝗻 𝘇𝗼𝗻𝗲 𝗰𝗼𝗻 𝗯𝘂𝗼𝗻𝗲 𝗳𝗶𝗼𝗿𝗶𝘁𝘂𝗿𝗲 𝗽𝗿𝗶𝗺𝗮𝘃𝗲𝗿𝗶𝗹𝗶) – 𝗔𝗶𝘂𝘁𝗮𝗿𝗲 𝗹𝗲 𝗽𝗿𝗼𝗽𝗿𝗶𝗲 𝗰𝗼𝗹𝗼𝗻𝗶𝗲 (𝘇𝗼𝗻𝗲 𝗺𝗲𝗻𝗼 𝗳𝗼𝗿𝘁𝘂𝗻𝗮𝘁𝗲) Quindi, nei mesi di marzo e di aprile, si lavorerà per livellare il più possibile lo stato in cui si trovano le colonie e con l’avanzare della primavera, si allargheranno aggiungendo i favi necessari fino al completamento del nido assecondandone lo sviluppo. Siamo ancora nelle condizioni per approfittare di eliminare i favi vecchi (motivi sanitari) o comunque metterli in modo che vengano “asciugati” dal miele per poterli poi eliminare. Un operazione da fare ora, prima che le covate siano estese su diversi favi. Nel mese di marzo, come ci conferma il grafico, l’attività delle api è frenetica! Almeno ogni 10 giorni è necessario visitare le famiglie e lasceremo la porticina sempre più aperta stando attenti a ritorni di freddo e proteggerle dale correnti di aria. 𝗖𝗼𝘀𝗮 𝗼𝘀𝘀𝗲𝗿𝘃𝗮𝗿𝗲 ? – La presenza di covata e la sua estensione – Valutare l’entità delle scorte dell’arnia – Aggiungere un foglio cereo alla volta quando le api incominceranno a costruire cera (ponte) tra l’ultimo favo e il diaframma/bordo arnia – Travasare le colonie dai portasciami alle arnie 𝗖𝗼𝘀𝗮 𝗳𝗮𝗿𝗲 𝗶𝗻 𝗰𝗮𝘀𝗼 𝗱𝗶 𝗮𝗯𝗯𝗼𝗻𝗱𝗮𝗻𝘇𝗮 𝗱𝗶 𝗳𝗮𝘃𝗶 𝗱𝗶 𝗺𝗶𝗲𝗹𝗲? Salvo motivi sanitari (sintomatologia di malattie) i favi di miele in eccedenza potranno essere spostati da una famiglia all’altra al fine di equilibrare il più possibile le scorte. Colonie o nuclei artificiali carenti di miele/polline dovranno essere nutriti con candito (meglio se proteico) messo sul foro del coprifavo. 𝗖𝗼𝘀𝗮 𝗳𝗮𝗿𝗲 𝗶𝗻 𝗰𝗮𝘀𝗼 𝗱𝗶 𝗿𝗶𝘁𝗮𝗿𝗱𝗼 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗮 𝗳𝗮𝗺𝗶𝗴𝗹𝗶𝗮 ? Se ci troviamo in luogo un in cui le fioriture sono scarse in questo periodo e vogliamo aiutare le nostre colonie possiamo somministrare una nutrizione stimolante (sciroppo: acqua e zucchero 1:1) che simulerà un raccolto di nettare e di conseguenza inciterà la regina a deporre di più. 𝗖𝗼𝘀𝗮 𝗳𝗮𝗿𝗲 𝗶𝗻 𝗰𝗮𝘀𝗼 𝗱𝗶 𝗰𝗼𝗹𝗼𝗻𝗶𝗮 𝗼𝗿𝗳𝗮𝗻𝗮 𝗼 𝗰𝗼𝗻 “𝗿𝗲𝗴𝗶𝗻𝗮 𝗳𝘂𝗰𝗮𝗶𝗼𝗹𝗮” ? – Acquistare una regina (difficile visto il periodo…) – Riunire (“metodo del giornale”) se la colonia è orfana da non molto tempo – Se orfana da molto tempo occorre allontanare le operaie figliatrici 𝗖𝗼𝗺𝗲? – Spostare tutto l’alveare di una decina di metri e al suo posto si metterà una famiglia normale. – Estrarre i favi dall’alveare «fucaiolo» e scrollare le api per terra (le api torneranno nella posizione originale riunendosi alla nuova famiglia, mentre le “api figliatrici”(appesantite perché hanno sviluppato l’apparato che produce le uova) rimarranno a terra e non in grado di volare). CONDIVIDI SE TI È PIACIUTO! #apicolturaitaliana #polline #mieleitaliano #honey #apismellifera #apicolturaitaliana🇮🇹 #API #apicoltura #miele

𝗟𝗘 𝗡𝗢𝗦𝗧𝗥𝗘 𝗔𝗥𝗡𝗜𝗘 𝗦𝗢𝗡𝗢 𝗗𝗜𝗩𝗘𝗥𝗦𝗘

Premesso che le arnie e tutti gli altri articoli sono prodotti interamente in Italia e presso il nostro stabilimento TuttoApicoltura.it in Basilicata, dove abbiamo deciso di restare, investire, lavorare e vivere. Le arnie possono essere ovviamente personalizzate secondo le vostre esigenze. Alcuni ed importanti accorgimenti fanno la differenza nella scelta oculata da parte di un apicoltore esperto come segue:

✅ materiali selezionati, stagionati e di alta qualità per l’apicoltura

✅ legno proveniente da foreste PEFC, cioè foreste gestite in maniera sostenibile

✅ utilizzo di energia elettrica rinnovabile per alimentare gli impianti di produzione

✅ tavola unica di abete rosso, spessore 25mm

✅ emissione di CO2 pari 0

✅ sistema di bloccaggio a 8 viti zincate per angolo 4x60mm

✅ piedi fissati con n. 8 viti

✅ coprifavo da 65 mm per consentire l’alloggio del nutritore

✅ fondo antivarroa

✅ distanziatore che ha lo spazio salva ape

✅ spigoli e piedi arrotondati

✅ uso di vernice ecologica ad acqua per esterno

Infine siamo perfettamente competitivi con i prezzi di mercato, spediamo in tutt’Italia e siamo sempre disponibili ad accogliere migliorie e personalizzazioni.

Per info, preventivi e contatti:

Telefono e WhatsApp: 339 171 7398

Email: info@tuttoapicoltura.it

web: www.tuttoapicoltura.it

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𝗙𝗘𝗕𝗕𝗥𝗔𝗜𝗢: 𝗖𝗢𝗦𝗔 𝗙𝗔𝗥𝗘 ?

Proponiamo ai nostri soci e follower una rubrica periodica E-NEWS, attraverso la quale condividiamo le nostre esperienze.
Finalmente siamo giunti a febbraio 2024 e le giornate ormai iniziano ad allungarsi sensibilmente. In tutti gli alveari la deposizione è ripresa, tutto sembra avviarsi verso una nuova stagione, ma è questo uno dei momenti più delicati dell’anno. L’allargarsi delle rose di covata è un buon segno ma è anche fonte di preoccupazione perché le api sono costrette a consumare molto per scaldarla.

ATTENZIONE: E’ in questo periodo che gli alveari muoiono più facilmente di fame. Il controllo, la valutazione e l’ubicazione delle scorte assumono pertanto particolare rilievo.

Finalmente giunge anche il momento di controllare i nostri alveari.
Questa probabile prima visita, come tutte quelle che si realizzano in questa fase deve essere rapida, per raffreddare il meno possibile la covata. Nella prima visita è importante verificare che sia presente covata (per rassicurarci della presenza della regina) e che intorno ad essa ci sia presente un po’ di miele. Le eventuali famiglie rimaste orfane dovranno essere riunite….

Se possibile gli alveari andranno equilibrati prelevando favi di miele dalle famiglie che ne possiedono in abbondanza oppure intervenendo con nutrizioni a base di candito (di qualità!). Approfitteremo del momento propizio per eliminare i favi vecchi e con molte celle da fuco. Se è il caso restringeremo le colonie su 6/7 favi, lasciando sempre abbondanti scorte di miele.

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L’Arte della Falegnameria nelle Arnie di Alta Qualità

Nel cuore della nostra falegnameria, ogni arnia è un capolavoro di dedizione e maestria. La scelta del legno è il primo passo fondamentale nel nostro processo di creazione: selezioniamo solo legno di alta qualità, resistente agli agenti atmosferici e sostenibile, garantendo così la durata nel tempo delle nostre arnie. Questo legno non solo assicura una solida protezione per le colonie di api, ma contribuisce anche a mantenere un ambiente interno ottimale, fondamentale per la salute e il benessere delle api.

La cura dei dettagli è ciò che distingue le nostre arnie. Ogni giuntura, ogni angolo, ogni superficie è rifinita a mano per garantire la massima precisione. Questa attenzione al dettaglio non solo garantisce la funzionalità delle arnie, ma ne fa anche oggetti di grande valore estetico. Le finiture sono realizzate in modo da esaltare la naturale bellezza del legno, creando arnie che sono veri e propri oggetti di design.

Ci impegniamo costantemente per garantire che ogni arnia sia non solo un rifugio sicuro e confortevole per le api, ma anche un esempio di eccellenza artigianale. Crediamo che questo impegno si rifletta in ogni arnia che produciamo, rendendole uniche nel loro genere e una scelta di qualità per ogni apicoltore.

Melari in kit

Melari Tradizionali in Legno di Abete

In un mondo dove l’apicoltura moderna si evolve rapidamente, c’è un artigiano che si distingue per la costruzione di melari tradizionali usando legno di abete austriaco. Questi melari, progettati per ospitare 9 telaini, combinano la resistenza e l’isolamento naturale dell’abete con un design classico.

Materiali di Qualità

Il legno di abete austriaco è scelto per la sua durabilità e capacità isolante, offrendo alle api un ambiente sicuro e protetto.

Design Tradizionale

Ogni melario rispetta le dimensioni standard dell’apicoltura, garantendo agli apicoltori una facile integrazione con le loro attuali attrezzature.

Durabilità e Sostenibilità

La scelta di legno proveniente da foreste gestite in modo responsabile riflette un impegno verso la sostenibilità ambientale.

Benefici per le Api e gli Apicoltori

Questi melari offrono un habitat ottimale per le api e una manutenzione semplice per gli apicoltori, contribuendo efficacemente al successo dell’apicoltura.

Video dimostrativo.